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Pasqua

Pasqua in Fiore 2024

Pasqua in Fiore 2024

Pasqua (Zatik, in lingua armena) è la ricorrenza più attesa nel mondo cristiano e perciò anche in Armenia la chiesa commemora la passione, la crocifissione, la morte e resurrezione di Cristo con particolare enfasi.
“Cristo è risorto!”, è il saluto di ogni Armeno nel giorno di Pasqua; “benedetta è la resurrezione di Cristo!” è la formula che ciascuno rende come risposta.

Durante il digiuno quaresimale, 40 giorni prima di Pasqua, le famiglie armene mettono grano, orzo, lenticchie o altri semi su un vassoio coperto da un sottile strato di cotone, che tengono sempre umido e alla luce, fino a Pasqua, quando appaiono i verdi fili d’erba, che simboleggiano la primavera e il risveglio della natura; su questi germogli vengono adagiate le uova colorate per decorare la tavola pasquale. Tutto ciò fa riferimento alla memoria biblica, fino ad oggi gelosamente conservata dagli Armeni, che si riferisce alle “uova rosse e al chorek” (pane dolce): secondo la tradizione, il venerdì santo, la Madonna prese alcune uova e del pane, le avvolse in uno scialle e si recò sul Golgota; allorché vide suo Figlio crocifisso, con le braccia e le gambe sanguinanti, cadde in ginocchio sotto la croce e pianse angosciose lacrime, che caddero sulla scialle e, insieme al sangue di Cristo, “colorarono” le uova e il pane.

Una diversa leggenda racconta che Maria Maddalena, recatasi al sepolcro di Gesù e avendolo trovato vuoto, era corsa dai discepoli annunciando la straordinaria notizia. Pietro, incredulo, disse: “Crederò a quello che dici solo quando le uova contenute in quel cestello diverranno rosse”. E subito le uova si colorarono di un rosso intenso!
Da quei giorni, le uova colorate di rosso (ma anche dipinte con immagini di Gesù, della Madonna o con scene della Passione) e il pane dolce caratterizzano la Pasqua in Armenia.

 

Il presente “pacchetto” prevede servizi per 8 giorni / 7 notti. Pernottamenti in strutture ricettive di qualità, con sistemazione in camere doppie e trattamento di mezza pensione.

 

QUOTE DI PARTECIPAZIONE:
da conteggiarsi in riferimento al numero dei partecipanti – QUOTAZIONE A RICHIESTA

 

La quota comprende i soli servizi a terra e più precisamente:
Accoglienza in aeroporto e trasfert Zvartnots aeroporto – Yerevan e viceversa;
Presenza e servizi di una guida parlante italiano, durante l’intero soggiorno;
Adeguato mezzo di trasporto gli spostamenti programmati;
Soggiorno in strutture ricettive di qualità, con sistemazione in camere doppie e trattamento di mezza pensione (pernottamenti, colazioni, pranzi e la cena dell’ultimo giorno);
I biglietti d’ingresso alle strutture museali, artistiche e culturali, laddove siano previsti.

 

La quota non comprende:
Il viaggio aereo e le relative tasse aeroportuali;
Le bevande ai pasti, salvo l’acqua;
Le spese strettamente personali, le eventuali mance e quant’altro esplicitamente non previsto nel precedente paragrafo “La quota comprende”.

 

Documenti necessari per l’ingresso in Armenia:
Per i turisti provenienti da un Paese facente parte dell’Unione Europea è sufficiente mostrare il proprio passaporto in corso di validità. Non è richiesto alcun visto d’entrata e/o di soggiorno.

8 giorni / 7 notti
1

Arrivo in Armenia

Arrivo a Zvartnots (aeroporto internazionale di Yerevan); disbrigo delle formalità doganali e burocratiche; accoglienza, trasferimento in albergo; sistemazione e pernottamento.
2

Yerevan – Giro turistico della città

Dopo colazione, visita al Matenadaran, edificio intitolato al monaco Mesrop Mashtots, che custodisce più di 17.000 manoscritti e circa 100.000 documenti d'archivio, medievali e moderni – il Matenadaran conta opere in più di 2.000 lingue diverse. Senza dubbio la più imponente istituzione del suo genere al mondo, per quanto riguarda il patrimonio culturale armeno. Visita al Tsitsernakaberd (fortezza delle rondini) – monumento commemorativo del genocidio armeno – e al relativo museo, che raccoglie le testimonianze scritte e le immagini del primo e pianificato stermino di massa del '900, perpetrato dal governo dei "giovani turchi". Nel pomeriggio, visita al Museo di Storia nazionale, che consentirà di ottenere – seppur in modo sintetico – un inquadramento storico/sociale del territorio armeno e della civiltà che su di esso si è evoluta nel corso dei secoli.
3

Yerevan – Zvartnots – Echmiadzin – Yerevan

Dopo colazione, si parte per Echmiadzin (Discesa dell'Unigenito), la "città santa", sede dei Cristiani armeni e residenza del Catholicos, massima autorità religiosa. Alla periferia della città, visita alla Chiesa di Santa Hripsime (una monaca di bellissimo aspetto, fuggita da Roma con altre quaranta compagne e con la Madre superiora Gayane, perseguitate e martirizzate) – uno degli edifici sacri più antichi d'Armenia, apprezzato per la sua raffinata architettura. Alla Santa Sede si visita la Cattedrale, il suo parco e le numerose khachkar - lastre di pietra con la croce scolpita come un prezioso ricamo, tipiche dell'Armenia; si assiste alla Santa Messa pasquale, probabilmente officiata dallo stesso Catholicos, in un tripudio di canti festosi, alla luce tremolante delle candele e tra lo sfarzo dei paramenti liturgici. Proseguimento per visitare i resti della Cattedrale di Zvartnots (patrimonio dell'Umanità Unesco), i più preziosi e più belli dell'Armenia, perché confermano la sua storia e la sua millenaria cultura: questo particolare e unico monumento fu costruito per volere del Catholicos Nerses III°, detto il costruttore, tra il 643 e il 655. L'interno, decorato da affreschi, mostrava una pianta a croce greca a tre navate e tre piani, mentre l'esterno era costituito da un poligono a trentadue facce che, visto in lontananza, doveva apparire circolare. Nel pomeriggio, visita alla "Cascade", un singolare parco cittadino, formato da una imponente e lunga scalinata – intervallata da fontane, statue (anche di grandi scultori di valenza internazionale), piccoli giardini pensili, sale multifunzione, museo – dall’alto della quale si gode di un panorama eccezionale sulla città e sul biblico Monte Ararat.
4

Yerevan – Noravank – Khor Virap – Yerevan

Colazione e partenza per Noravank – attraverso la stretta gola formata dal Fiume Amaghu, caratterizzata da pareti che incombono a picco sulla strada e da rocce di un particolare colore rosso mattone – e visita del monastero il cui nucleo più antico risale al IX secolo: capolavoro e "canto del cigno" del famoso scultore e architetto medievale Momik, è particolarmente incantevole dal punto di vista architettonico, per altro inserito in un bellissimo il contesto naturale. A seguire, visita di un’azienda viti-vinicola e pranzo presso la stessa cantina. Proseguimento per il monastero di Khor Virap, ubicato alle falde del Monte Ararat, che qui si mostra in tutta la sua imponente maestà. Il Monastero è stato costruito sulla fossa di pochi metri cubi nella quale fu tenuto prigioniero Gregorio l’Illuminatore, il Santo monaco che tanto si prodigò per far riconoscere il Cristianesimo quale religione di Stato in Armenia e ci riuscì nell’anno 301.
5

Yerevan – Noraduz – Haghartsin – Dilijan

Dopo colazione, partenza per Noraduz e visita dell'antico Cimitero che conserva quasi mille khachkar, alcune molto belle, risalenti al medioevo, scolpite con raffigurazioni di scene di vita quotidiana, perciò veramente interessanti sotto il profilo sociologico ed artistico. Si continua per la penisola collinare di Sevan, sulla cui cima è ubicato l’omonimo monastero – Sevanavank, dal quale lo sguardo può spaziare sulla vastità dell'orizzonte. Nel pomeriggio, continuazione per la cittadina di Dilijan. A qualche chilometro, in prossimità dell’omonimo villaggio, visita al complesso monumentale di Haghartsin. Pernottamento a Dilijan.
6

Dilijan – Sanahin – Haghpat – Lori Berd – Yerevan

Dopo colazione partenza per un’intera giornata di visita ai monasteri più belli ed interessanti dell’Armenia, pasqua lungo la valle/canyon formata dal Fiume Debet, fino ai monasteri di Sanahin e Haghpat (patrimonio Unesco). Sono coevi, ubicati sui versanti opposti del canyon: erano centri medievali di cultura ed università, in cui s’insegnava l’intero scibile umano. Ad Haghpat è conservata una delle più belle e singolari Khachkar, che rappresenta il Cristo Redentore. Questi complessi religiosi – non a caso riconosciuti patrimonio dell’umanita dall’Unesco – la natura circostante, su cui dominano i profondi canyon, formati fin dall’antichità da fiumi impetuosi rendono la giornata indimenticabile. Proseguimento per Lori Berd e breve escursione attorno alla fortezza e ai vicini canyon. Rientro a Yerevan.
7

Yerevan – Garni – Geghard – Yerevan

Dopo colazione, partenza per il villaggio di Garni e visita al famoso Tempio d'epoca romana dedicato al Dio Sole e alla circostante area archeologica. Il tempio fu fatto edificare dal re armeno Tiridate I – nel I secolo – e, dopo la conversione del paese al cristianesimo, divenne la residenza estiva dei reali armeni. Proseguimento per il Monastero di Geghard, uno dei più significativi della religione armena, apice dell'architettura medievale (XIII sec.), scavato parzialmente nella roccia della montagna adiacente, in un ambito di eccezionale bellezza naturale - patrimonio Unesco dal 2000, insieme all'Alta Valle del Fiume Azat. Nel pomeriggio rientreremo a Yerevan per visitare la casa/museo di Martiros Saryan, uno dei più famosi ed ammirati pittori armeni, vissuti a cavallo dei secoli XIX/XX: poeta del paesaggio e del colore, Saryan è considerato l’impressionista armeno e incarna il simbolo artistico dell’Armenia stessa: la sua produzione pittorica si caratterizza per un particolare spirito filosofico e si concretizza in una visione "radiosa" del mondo. Eventuale tempo libero a disposizione di ciascuno, quindi "cena d’arrivederci" e pernottamento.
8

Yerevan

In conformità all’operativo voli, partenza per il rientro a casa.