Sulle orme di Francesco
Papa Francesco ha compiuto un mistico pellegrinaggio in Armenia per rendere omaggio al Paese che per primo al mondo ha adottato la religione di Cristo nel 301. L’Armenia, perciò, a buon diritto, può vantare un primato in fatto di pellegrinaggi, sia per la vetustà della sua fede, sia per la quantità, bellezza, antichità, architettura delle sue cattedrali e dei suoi monasteri, vere oasi di pace e di meditazione.
Original Armenia vi invita ad effettuare un pellegrinaggio in Armenia per verificare la bellezza dei suoi siti religiosi, non disgiunta anche dalla visita ad altre risorse turistiche, sia di tipo naturalistico, sia di tipo storico culturale. Pellegrinaggio in Armenia significa ricalcare le orme di Papa Francesco, pellegrino speciale, nella martoriata terra mistica, faro della cristianità, in una regione di confessioni altre.
A colui che si fa pellegrino, a chi partecipa al pellegrinaggio in Armenia, non mancherà, dunque, una rigorosa organizzazione tecnica, né quella “cultura dell’accoglienza” che è connaturata alla gente armena, gentile per indole, propensa all’incontro, garbata e ospitale.
Il presente “pellegrinaggio in Armenia” prevede servizi per 8 giorni / 7 notti. Pernottamenti in strutture ricettive di qualità, con sistemazione in camere doppie e trattamento di pensione completa.
QUOTE DI PARTECIPAZIONE:
da conteggiarsi in riferimento al numero dei partecipanti – QUOTAZIONE IMMEDIATA A RICHIESTA
La quota comprende i soli servizi a terra e più precisamente:
Accoglienza in aeroporto e trasfert Zvartnots aeroporto – Yerevan e viceversa;
Presenza e servizi di una guida professionale durante il soggiorno;
Adeguato mezzo di trasporto per gli spostamenti programmati;
Soggiorno in strutture ricettive di qualità, con sistemazione in camere doppie e trattamento di pensione completa;
Ingressi laddove siano previsti e degustazioni.
La quota non comprende:
Il viaggio aereo e le relative tasse aeroportuali;
Le bevande ai pasti, salvo l’acqua;
Le spese strettamente personali, le eventuali mance e quant’altro esplicitamente non previsto nel precedente paragrafo “La quota comprende”.
Documenti necessari per l’ingresso in Armenia:
Per i turisti provenienti da un Paese facente parte dell’Unione Europea è sufficiente mostrare il proprio passaporto in corso di validità. Non è richiesto alcun visto d’entrata e/o di soggiorno.
Yerevan - Giro turistico della città
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- Visita al Museo di Storia nazionale, che consentirà di ottenere – seppur in modo sintetico – un inquadramento storico/sociale del territorio armeno e della civiltà che su di esso si è evoluta nel corso dei secoli; il museo è ubicato in Piazza Republica, in cui il Santo Padre Francesco ha tenuto l’incontro ecumenico e la preghiera per la pace.
- Visita al Tsitsernakaberd (fortezza delle rondini) – monumento commemorativo del genocidio armeno e al relativo museo, che raccoglie le testimonianze scritte e le immagini del primo e pianificato stermino di massa del ‘900. Cena e pernottamento (eventuale dopocena facoltativo: passeggiata a piedi alla “Cascade”, una scalinata panoramica che sale su una collina, dalla quale si gode di un panorama eccezionale sulla citta: vi si trovano fontane, sculture contemporanee, musei e gallerie – aperte solo di giorno).
Yerevan – Echmiadzin – Dashtadem – Gyumri
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- Alla periferia della città, visita alla Chiesa di Santa Hripsime (una monaca di bellissimo aspetto, fuggita da Roma con altre quaranta compagne e con la Madre superiora Gayane, perseguitate e martirizzate), uno degli edifici sacri più antichi d’Armenia, apprezzato per la sua raffinata architettura – pianta cruciforme con cupola – e considerato paradigma di molte altre chiese armene. Visita alla Chiesa di Santa Gayane, le cui reliquie sono conservate nella cripta che fu fatta costruire da San Gregorio l’Illuminatore.
- Proseguimento per Gyumri: lungo l’itinerario, breve sosta ai resti del caravanserraglio medievale di Aruch, una bella struttura risalente al 13° secolo, ubicata lungo la via che legava la vecchia capitale Ani (la città delle cento chiese, attualmente lasciata cadere in rovina, in territorio turco – si può vedere con un binocolo dalla linea di frontiera) con la nuova Dvin e visita alla fortezza di Dashtadem, una rocca del 10° secolo, a pianta ottagonale con bastioni: all’interno un mastio pressoché inespugnabile – costituito da quattro torri semicircolari – e una coeva cappella dedicata a San Giovanni (ricostruita). Cena e pernottamento.
Gyumri – Harichavanak – Saghmosavank – Amberd – Yerevan
Yerevan – Khor Virap – Noravank – Selim – Dilijan
Dilijan – Haghartsin – Sanahin – Haghpat – Dilijan
Dilijan – Sevanavank – Garni – Geghard – Yerevan
Yerevan
- Visita al Matenadaran, edificio intitolato al monaco Mesrop Mashtots, che custodisce più di 17.000 manoscritti e circa 100.000 documenti d’archivio, medievali e moderni – il Matenadaran conta opere in più di 2.000 lingue diverse. Senza dubbio la più imponente istituzione del suo genere al mondo, per quanto riguarda il patrimonio culturale armeno; eventuale tempo a disposizione, “cena d’arrivederci” e pernottamento.