Arrivo a Zvartnots (aeroporto internazionale di Yerevan); disbrigo delle formalità doganali e burocratiche; accoglienza, trasferimento in albergo; sistemazione e pernottamento.
2
Yerevan - Amberd - Saghmosavank - Yerevan
Dopo colazione, visita al Tsitsernakaberd (fortezza delle rondini) – monumento commemorativo del genocidio armeno – e al relativo museo, che raccoglie le testimonianze scritte e le immagini del primo e pianificato stermino di massa del '900, perpetrato dal governo dei "giovani turchi".
Successivamente si parte con direzione Nord per visitare l’area del Monte Aragats (le cui vette superano i 4000 m di altezza) per la visita di Amberd, una possente e imprendibile fortificazione, la cui costruzione iniziò attorno all'anno mille, per presidiare il territorio e il sistema idrico necessario alle terre sottostanti.
A seguire si scende verso il canyon formato dal Fiume Kasakh, ai bordi del quale è stato eretto il Santuario di Saghmosavank (dei Salmi), in un ambiente di serena bellezza.
L’edificio appartiene al tipo delle chiese cruciformi, con la cupola cosiddetta ad ombrello. Il complesso monastico comprende una biblioteca (del 1225), che induce a pensare al ruolo di conservazione e copiatura di importanti manoscritti sacri, assegnato al monastero. Rientro a Yerevan, cena e pernottamento.
3
Yerevan - Garni - Geghard - Garni (KM 35 ca.)
Dopo colazione, di buon mattino, presa in carico delle bici, trasferimento in autovettura a Geghadir (per uscire da Yerevan) e proseguimento in bici, per Garni. Qui, visita del Tempio, eretto in forme ellenistiche, dedicato al Dio Sole (ἥλιος – ου "hélios – ou") e alla circostante area archeologica (che mostra i reperti delle terme romane e i resti di una chiesa del VII sec.).
Nelle vicinanze si può ammirare una bellissima ed estesa formazione geologica di basalto, detta a “canne d’organo”, che sembra incombere in modo quasi pericoloso ma suggestivo, dalla parete a picco (si trova a circa 2,5 chilometri – da percorrersi, eventualmente, in bici in discesa e a piedi in salita, al ritorno).
Proseguimento per il Monastero di Geghard – sito patrimonio Unesco. Visita del centro religioso e rientro a Garni. Cena e pernottamento.
4
Garni - Artashat - Khor Virap (KM 52 ca.)
Dopo colazione, si parte in bici alla volta della cittadina di Khor Virap: nella prima parte, si percorre una strada con scarsissimo traffico, lungo la gola del fiume Azat ai bordi della Riserva Naturale di Khosrov, in un ambiente di particolare suggestione naturalistica (una sosta – prima di cominciare la salita al passo, stradina sterrata a sx – merita la Azat Reservoir, un lago artificiale, che, tuttavia, emana un certo fascino).
Continuazione per Pokr Vedi e il Monastero di Khor Virap, uno dei più suggestivi dell’Armenia, così com’è ubicato sullo sfondo del biblico Monte Ararat. Dopo la visita, cena e pernottamento.
5
Pokr Vedi - Urtsadzor - Chiva (KM 45 ca.)
Dopo colazione – di buon mattino, (poiché la tappa è dura, con un apprezzabile dislivello. Durezza compensata da un paesaggio bucolico di eccezionale suggestività), partenza in vettura, con direzione Sud/Est, fino a Urtsadzor; da qui in bici per i villagi di Landjanist, Urtsalanj, Zangakatun, Yelpin e Chiva. Cena e pernottamento.
6
Chiva - Noravank - Yeghegnadzor (KM 40 ca.)
Dopo colazione si parte in bici alla volta di Yeghegnadzor. La prima parte del percorso è in leggera discesa fino ad Areni: ci troviamo nella regione viti/vinicola dell’Armenia; qui, da millenni, si fa il vino. Continuazione in direzione di Yeghegnadzor, fino al bivio per il Monastero di Noravank. La strada prosegue per quasi otto chilometri, in leggera salita, lungo la gola formata dal Fiume Amaghu: la alte pareti sembrano incombere su chi transita a fondovalle e, complice il sole, si colorano di un particolare "rosso mattone".
Si continua con la discesa di ritorno al bivio con la strada nazionale; si devia a dx e dopo pochi chilometri si arriva a Yeghegnadzor. Cena e pernottamento.
7
Yeghegnadzor - Gndevank - Sisian (KM 65 ca.)
Dopo colazione, trasferimento in autovettura a Sisian. Poiché la vettura è a disposizione per una giornata intera, lungo il percorso, si deciderà dove pedalare. Con una breve digressione a fondovalle di un profondo canyon (10 km ca, all’andata ed altrettanti, al ritorno, con un dislivello di 200 m), si potrà visitare il Monastero di Gndevank, recentemente restaurato e riaperto al culto ed alle visite.
Proseguimento in vettura per il passo Vorotan (2.344 m slm); si riprendono le bici e si scende verso Sisian (km 40), percorrendo un tratto della famosa “via della seta” (in effetti non è tutta discesa, ma una serie di falsipiani, alcuni duri da superare). Cena e pernottamento.
8
Sisian - Tatev - Kashuni - Sisian (KM 40 ca.)
Dopo colazione, partenza in vettura per il villaggio di Halidzor (punto d'avvio della funivia più lunga del mondo) e in funivia si raggiunge Tatev. Visita all’interessante monastero, già famosa università nel medioevo. Successivamente, in bici (che nel frattempo saranno state portate con la vettura e si potranno recuperare nei pressi del monastero) si raggiungerà il villaggio di Kashuni, isolato e costituito da poche abitazioni, ma pieno di "natura". Dopo un breve riposo, si torna indietro verso Tatev che si supererà, scendendo verso il Ponte del diavolo, località di sosta per ammirare alcune grotte colorate, per via di sorgenti d’acqua termale. Da qui, in autovettura si torna a Sisian: lungo la strada, sosta a Karahunj, un sito preistorico che si trova a 1770 m di altitudine e si estende per 7 ettari, 4 km a Nord della città di Sisian. Si rientra in albergo in bici per la cena e il pernottamento.
9
Sisian - Passo Selim - Noraduz (KM 65 ca.)
Dopo colazione, trasferimento in vettura fino al Caravanserraglio medievale, ubicato nei pressi del Passo Selim (2.410 m – la vettura si ferma qui), eretto nel 1332 dal principe Chesar Orbelian, restaurato magistralmente e ottimamente mantenuto. Il passo dà accesso ad un vasto altopiano dov'è frequente osservare le aquile che perlustrano il terreno in cerca di prede.
Si continua in bici e si percorre ancora un tratto della famosa "via della seta", per raggiungere il Lago Sevan – il secondo più grande al mondo in altitudine (m 1.900 slm).
Proseguimento fino a raggiungere il famoso cimitero medievale di Noraduz, che vanta quasi 1000 khachkar, alcune veramente molto antiche e belle dal punto di vista artistico (le khachkar sono croci scolpite come ricami su pietre di tufo – grigie o rosa – che connotano, in esclusiva, tutto il paesaggio armeno). Ci si può fermare ad ammirare il lago e gli scorci panoramici che a mano a mano presenta.
10
Noraduz - Sevanavank - Dilijan (KM 35 ca.)
Dopo colazione, si parte in autovettura con direzione nord fino ad arrivare a Sevanavank. Lungo la strada, se si vuole, si può visitare, in riva al lago, il Monastero di Hayravank con due coperture a cupola di stile e forma diverse, risalente al IX secolo, posto su un’altura panoramica, vicino alla quale passava la via commerciale detta "della seta".
Il Monastero di Sevan (Sevanavank), è ubicato su una penisola collinare, che si scorge da lontano dalla quale lo sguardo può spaziare sulla vastità del lago, delle montagne che lo circondano e dell'orizzonte.
Dal Monastero di Sevan, lasciata l’autovettura, si continua in bici per la cittadina di Dilijan, ancor oggi gettonata meta turistica nazionale – un tempo era una delle destinazioni di vacanza preferite dalla nomenclatura del partito comunista sovietico. Cena e pernottamento.
11
Dilijan - Vanadzor (KM 35 ca.)
Dopo colazione, si parte alla volta della città di Vanadzor (la terza dell’Armenia per numero di abitanti). Il percorso è in leggera, ma costante salita e risulta perciò un po’ faticoso. Si attraversano due villaggi contigui Fioletovo e Lermontov. Un territorio gradevole sotto l’aspetto paesaggistico, perché curato e magistralmente coltivato dai Molokani (bevitori di latte) qui immigrati tanto tempo fa a causa della loro persecuzione in Russia, per motivi religiosi.
12
Vanadzor - Kurtan - Yerevan (KM 25 ca.)
Dopo colazione, partenza in autovettura per il villaggio di Gyulagarak (da qui proseguimento in bici - la vettura sarà sempre nei paraggi, per ogni evenienza). Si segue la strada (H24) per Vardablur, fino a Kurtan: si attraversa un territorio eccezionalmente bello, coltivato con sistemazioni agricole geometriche, che ispirano una certa serenità.
Si visiterà il Monastero di Hnevank del VII secolo, distrutto e ricostruito nel XII secolo. La digressione è ripagata sia dalla splendida, scenografica visione dall'alto di questo gioiello, sia dall'esplorazione diretta. Anche in questo caso, il monastero è molto suggestivo e diverso da ogni altro sparso per il territorio armeno. In discesa si arriverà fino al bivio con la strada M6: qui si riprenderà l’autovettura per tornare a Yerevan, dove si cena e si pernotta.
13
Yerevan – In giro per la città
Dopo colazione, si visita:
il Matenadaran, edificio intitolato al monaco Mesrop Mashtots, che custodisce più di 17.000 manoscritti e circa 100.000 documenti d'archivio, medievali e moderni: senza dubbio la più imponente istituzione del suo genere al mondo, per quanto riguarda il patrimonio culturale non solo armeno;
il Museo di storia nazionale per fare una sintesi e un inquadramento storico/sociale di quanto si è visto, del territorio e della civiltà che su di esso si è evoluta nel corso dei secoli;
la Passeggiata alla "Cascade", una monumentale scalinata intervallata da statue, aiuole fiorite, sculture, istallazioni artistiche e fontane, che sale sul fianco di una collina, dalla cui sommità si gode di una vista estesissima su tutta la città e (di giorno) sul biblico Monte Ararat.
Se la programmazione cittadina di Yerevan lo consente, partecipazione ad uno spettacolo musicale o all’opera, nell’apposito teatro. Cena d’arrivederci e pernottamento.
In conformità all’operativo voli, partenza per il rientro a casa.