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YEREVAN – Giro turistico della città:
Arrivo all’aeroporto di Zvartnots controllo passaporti, operazioni doganali, ritiro bagagli e accoglienza. Trasferimento in albergo; sistemazione e tempo a disposizione di ciascuno per alcune ore di riposo.
Dopo colazione, partiamo per il giro turistico della capitale:
Tsitsernakaberd (fortezza delle rondini) – monumento commemorativo del genocidio armeno – e al relativo museo, che raccoglie le testimonianze scritte e le immagini del primo e pianificato stermino di massa del '900.
Visita al Museo di Storia nazionale, che consentirà di ottenere – seppur in modo sintetico – un inquadramento storico/sociale del territorio armeno e della civiltà che su di esso si è evoluta nel corso dei secoli.
Se la programmazione cittadina di Yerevan lo consente, partecipazione ad uno spettacolo musicale o all’opera. A seguire, degustazione presso un’enoteca della capitale. Cena e pernottamento.
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Yerevan - Areni - Noravank - Khor Virap - Yerevan
Colazione e partenza per Noravank – attraverso la stretta gola formata dal Fiume Amaghu, caratterizzata da pareti che incombono a picco sulla strada e da rocce di un particolare colore rosso mattone – e visita del monastero il cui nucleo più antico risale al IX secolo: capolavoro e "canto del cigno" del famoso scultore e architetto medievale Momik, è particolarmente incantevole dal punto di vista architettonico, per altro inserito in un bellissimo il contesto naturale.
Prima d’imboccare la valle, vicino al villaggio di Areni, nella stessa "Grotta Areni 1" (così chiamata dagli archeologi) dove è stata rinvenuta una scarpa in pelle straordinariamente ben conservata, risalente a 5.500 anni fa, è stata rinvenuta una pressa per l'uva, recipienti per la fermentazione e la conservazione del vino, coppe, nonché resti di graspe, semi e bucce: si tratta della più antica e affidabile testimonianza, circa la lavorazione del vino e per la prima volta si dispone di un quadro archeologico completo, di questo tipo di attività”, risalente a 6.100 anni fa (datazione al carbonio 14).
A seguire, visita di un’azienda viti-vinicola e pranzo presso la stessa cantina.
Proseguimento per il monastero di Khor Virap, ubicato alle falde del Monte Ararat, che qui si mostra in tutta la sua imponente maestà. Il Monastero è stato costruito sulla fossa di pochi metri cubi nella quale fu tenuto prigioniero Gregorio l’Illuminatore, il Santo monaco che tanto si prodigò per far riconoscere il Cristianesimo quale religione di Stato in Armenia e ci riuscì nell’anno 301. Cena con degustazione e rientro a Yerevan per il pernottamento.
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Yerevan - Garni - Geghard - Sevanavank - Dilijan
Dopo colazione, si parte per il villaggio di Garni, il suo famoso Tempio d'epoca romana (eretto, però in forme ellenistiche) dedicato al Dio Sole e la circostante area archeologica. Il tempio fu fatto edificare dal re armeno Tiridate I – nel I secolo – e, dopo la conversione del paese al cristianesimo, divenne la residenza estiva dei reali armeni.
Proseguimento al Monastero di Geghard, uno dei più significativi della religione armena, apice dell'architettura medievale (XIII sec.), scavato parzialmente nella roccia della montagna adiacente, attorno ad una sorgente d’acqua ritenuta miracolosa, in un ambito di eccezionale bellezza naturale - patrimonio Unesco dal 2000, insieme all'Alta Valle del Fiume Azat.
Pranzo.
Nel pomeriggio, proseguimento per il Lago di Sevan o lago nero, il secondo più grande del mondo in altura (1.900 m): insieme al lago di Van e al lago di Urmia è uno dei tre laghi dell'antico Regno d'Armenia, soprannominati i "mari d'Armenia". Giungiamo alla penisola di Sevan (una volta isola, prima degli sciagurati interventi per l’abbassamento del livello del lago, effettuati in epoca sovietica), dov’è ubicato l’omonimo monastero, uno dei più antichi, fatto costruire dalla principessa Mariam (attualmente il complesso è costituito da due chiese, dalle rovine del gavit, dalle celle parzialmente ricostruite dei monaci, dalla biblioteca e dalle fondamenta della chiesa di S. Harutiun: la chiesa S. Astvazazin e il gavit vicino non esistono più.
Si continua per la cittadina di Dilijan, ancor oggi destinazione turistica di un certo pregio, una volta gettonata meta turistica dalla nomenclatura sovietica, dove si cena e si pernotta.
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Dilijan - Sanahin - Haghpat - Akhtala - Tbilisi
Colazione e partenza per un’intera giornata di visita ai monasteri più belli ed interessanti dell’Armenia, per giungere in serata a Tbilisi:
Monastero di Sanahin (patrimonio dell’Umanità Unesco); condivise, con quello di Haghpat, la stessa fortuna e gli stessi travagli del tempo e ebbe il ruolo di centro di studio, di religione e di scienza. Secondo la tradizione il monastero fu fondato nel 4° secolo, ma secondo testimonianze scritte, quello attuale fu eretto nel 10° secolo, esattamente nel 930, durante il regno di Abbas Bagratuni. La prima struttura del monastero, la chiesa S. Astvazazin, fu costruita da religiosi armeni – immigrati da Bisanzio – che avevano rifiutato la confessione calcedonese.
Monastero di Haghpat (patrimonio dell’Umanità Unesco) è uno dei centri più vitali dell’Armenia sul piano culturale e religioso. La sua costruzione è strettamente associata alla gloria della famiglia reale dei Bagratuni e rappresenta uno straordinario e superbo esempio di architettura armena medievale. La struttura più antica del monastero fu fatta costruire dalla regina Khosrvanuch nel 977-991 e fu chiamata Chiesa di Santa Croce (Surb Nshan). Il monastero conserva quella che è considerata la più bella khachkar mai scolpita (XIII sec.): rappresenta l’Amenaprkich (Cristo salvatore di tutti);
Monastero fortificato di Akhtala (XII secolo), ubicato nell’omonimo villaggio, nella valle del Fiume Debet, storicamente vittima di saccheggi e – soprattutto – di terremoti, molto frequenti in Armenia per il fatto che il suo territorio poggia su diverse faglie tettoniche; l’interno della chiesa, circondata dai resti di un complesso monastico coevo, è per intero coperto di affreschi risalenti all'epoca della costruzione.
Si prosegue per Tbilisi (i monasteri e la natura circostante senza dubbio hanno reso le giornate armene indimenticabili) dove si cena e si pernotta.
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Tbilisi – Giro turistico della città:
Dopo colazione, intera giornata dedicata alla visita di Tbilisi, città di antiche origini, tagliata in due dal fiume Mtkvari, che forma una valle circondata da affascinanti colline. Il centro storico è senza dubbio la parte più suggestiva: la cosiddetta "città vecchia", meglio nota come "Kala", è un insieme di vicoli tortuosi, di cortili nascosti abbelliti dai tipici balconi in legno. Diversi ponti legano i tanti quartieri (il più interessante è il ponte Metekhi, ubicato nei pressi dell’omonima chiesa, sul cui sagrato svetta, imperiosa, la statua equestre del fondatore della città – Vakhtang I Gorgasali). Pranzo
Tbilisi offre una grande varietà di monumenti, la maggior parte dei quali sono antichi: le Terme Sulfuree; la Moschea; la Fortezza di Narikala (IV sec.); la vicina e maestosa statua di Kartlis Deda (Madre Georgia); la basilica di Anchiskhati (VI sec.); la Cattedrale di Sioni (VII sec.). Dopo-cena, eventuale passeggiata libera lungo Corso Rustaveli, realizzato nel XIX secolo, cuore cittadino, che prese il nome dal grande poeta georgiano del XII secolo – Shota Rustaveli. Qui sorgono il Teatro dell’Opera in stile moresco, il Teatro Rustaveli, in stile barocco, il Palazzo del Viceré, il Parlamento, numerosi caffè, ristoranti, negozi delle firme più prestigiose della moda internazionale. Pernottamento.
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Tbilisi - Alaverdi - Gremi - Tsinandali - Tbilisi
Dopo colazione, di buon mattino, si parte alla volta della Kakheti, la regione vitivinicola georgiana, nella quale vengono prodotti i migliori vini nazionali.
La prima visita della giornata è riservata alla maestosa Cattedrale di Alaverdi, che conserva un ciclo di affreschi dei secoli XI/XVII. Il monastero fu fondato da Joseb Amba Alaverdeli, uno dei tredici Padri Siriani, che venne da Antiochia e si fermò ad Alaverdi – allora piccolo villaggio e antico centro di un culto pagano dedicato alla Luna – per evangelizzare la regione. Alaverdi è il fulcro di una celebrazione religiosa annuale – detta Alaverdoba, che affonda le radici nei culti dedicati alla luna, ancor oggi molto sentita dalla popolazione locale.
Si prosegue verso l’imponente, ancorché minuscola Roccaforte di Gremi, una volta (secc. XVI/XVII), fiorente città commerciale, ubicata lungo la "via della seta" capitale del regno di Cacheti. È quanto rimane dell’antico splendore, dopo la distruzione completa (fu rasa letteralmente al suolo) per opera dell’esercito di Shah Abbas: si propone come testimonianza, storica e attraente, composta da una chiesa dedicata agli Arcangeli (innalzata nel 1565 e affrescata nel 1577) e dal palazzo reale, un edificio realizzato su tre piani, oltre la cantina e un passaggio segreto sotterraneo, che portava fino al fiume; tutto è contornato da alte mura di difesa, con torri di rinforzo e feritoie. Pranzo presso un’azienda vinicola, con degustazione.
Nel pomeriggio, si visitano la villa/museo di Tsinandali, il suo giardino e soprattutto la cantina storica del nobile georgiano Alexander Chavchavadze, figlioccio della Zarina Caterina II di Russia, tenente generale dell’esercito, uomo di notevole e profonda cultura, fondatore della poesia romantica georgiana, esperto traduttore di letterati europei e russi.
È stato il primo georgiano a vinificare secondo il metodo europeo e ad imbottigliare; il suo vigneto è ancor oggi coltivato; la cantina vanta oltre 16.500 bottiglie di cui una datata 1839 (il primo raccolto fatto nella vigna di Tsinandali).
Rientro a Tbilisi per la cena e il pernottamento.
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Tbilisi - Mtskheta - Uplistsikhe - Tbilisi
Dopo colazione, si parte per Mtskheta.
Mtskheta, è l’antica capitale della Georgia e "città santa", poiché ospita la sede della Chiesa Ortodossa, Apostolica, Autocefala, Georgiana, una delle più antiche del mondo, presieduta dal Patriarca che porta il titolo di Catholicos. La città fu la capitale del regno di Georgia fra il III secolo a.C. e il V secolo d.C. Qui i georgiani si convertirono al Cristianesimo nel 317.
Vi si trovano numerosissimi edifici molto antichi, entrati a far parte nel 1994 dell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell’Unesco. Fra questi la Cattedrale di Svetiskhoveli (dell'XI secolo), dove la tradizione vuole sia sepolta la tunica di Cristo; il Monastero di Jvari (VI secolo), ubicato in alto, sulla collina, e dal quale si gode di una vista magnifica sulla citta e sui fiumi che in parte la contornano. Sosta, presso un’azienda vitivinicola nella quale si produce vino biologico con il metodo tradizionale; presentazione delle attività e possibilità di discussione nel corso del pranzo e della degustazione.
Si continua verso la città di Gori (la cui attrazione più nota è il "Museo Josif Stalin" che qui nacque nel 1878), per visitare Uplistsikhe (letteralmente "la Fortezza del signore"), che si trova a circa 10 km da Gori: è un'antica città scavata nella roccia su un'alta sponda rocciosa (sinistra) del fiume Mtkvari; è formata da varie strutture risalenti alla prima età del ferro, fino al tardo medioevo ed è famosa per la combinazione unica, nella sua architettura, di vari stili, provenienti dall'Anatolia e dall'Iran.
Uplistsikhe è identificata dagli archeologi come uno dei più antichi insediamenti urbani in Georgia.
Rientro a Tbilisi, cena e pernottamento.
In conformità all’operativo voli, partenza per il rientro a casa.